É tutta una questione di priorità, di scelte, di azioni: la trama di un tempo e della sua politica sta nell’agire svestito dalle parole.
Nonostante i dati parlino chiaro vorrei ricordare che il 30% dei morti da coronavirus aveva il diabete.
Gli ultimi studi nazionali sostengono che i decessi per Coronavirus in Italia hanno riguardato per il 30% (28,8% le donne e 30,8% gli uomini) persone con diabete di tipo 2. Dati forniti dalla SIMDO (Società Italiana Metabolismo, Diabete, Obesità)
I tamponi nei riguardi di questa categoria di lavoratori non sono stati resi gratuiti, un'offesa hai tanti che durante il periodo più difficile si sono ammalati, proprio svolgendo il turno di lavoro.
Se ce la faremo, lo dovremo anche ai cassieri dei supermercati, nessuno li chiama eroi, guadagnano milletrecento euro al mese se tutto va bene, perché molti arrivano a malapena a seicento.
Ve li ricordate? Erano tra gli “eroi” della zona rossa (e lo sono ancora) eppure non vengono mai citati come priorità, non esistono nemmeno nella narrazione.
Chi lavora nei supermercati non si ferma mai, neanche con la zona rossa.
Faccio appello alle istituzioni della mia regione l'Emilia-Romagna, rendete gratuiti i tamponi rapidi per questa categoria di lavoratori e lavoratrici assunti in quota invalidi con invalidità civile riconosciuta.
Un appello alla umanizzazione, nei riguardi non solo dei lavoratori diabetici ma anche nei confronti di tutti i vulnerabili ed i fragili che non possono usufruire dello smart working.
Ce lo ha ricordato da poco sua santità PAPA FRANCESCO il lavoro sia un mezzo di umanizzazione e non diventi periferia esistenziale.
(da Damiano Iulio attivista sindacale e sociale per i diritti delle persone con diabete.)